In questo post, non vi parlerò di un’azienda o di un solo vino.
Vi racconterò invece un viaggio immaginario verso Bordeaux.
Nel 2019 prenotai un volo per Bordeaux, avevo il grande desiderio di partecipare alla Féte du Vin che si tiene annualmente a Bordeaux nel terzo fine settimana di giugno. Organizzazione perfetta, ci sarei andata con alcuni nuovi amici e colleghi sommelier AIS e mio figlio minore. Nella nostra mente c’erano mille programmi, castelli, gente in festa e mille sogni!
Ma come tutti sanno, nel marzo 2020 il mondo si è fermato a causa di questo virus Covid19….e così niente viaggio!
Ma, come dico sempre, il vino è arte e cultura, quindi non mi sono fermata di viaggiare con la mente.
Obbiettivo: acquistare una bella bottiglia di un Chateau importante.
Strategia: tanto studio, libri, atlanti e siti web…e poi ancora schemi e “foglietti excel” per raccogliere tutte le informazioni.
Non ho la pretesa di dirvi tutto su Bordeaux, anche perché diversi scrittori famosi hanno scritto libri su questa splendida città.
Niente noiosi cenni storici, niente nozioni troppo tecniche!
Cosa si beve a Bordeaux?
In questa zona a ovest della Francia, che si affaccia sull’Oceano Atlantico si produce vino rosso da tradizione millenaria.
Taglio bordolese con uvaggio di Cabernet sauvignon, Cabernet franc e Merlot.
Due braccia di terra che si stendono a destra e a sinistra della Gironda, dove sfociano due grandi fiumi: Dordogna e Garonna.
Sulla riva destra, i vini hanno una prevalenza di merlot, mentre sulla riva sinistra più Cabernet sauvignon e Cabernet franc.
Qui ci sono le aziende che producono i vini migliori al mondo, sono i Chateau già classificati dall’imperatore Napoleone III nel 1855 con la qualifica di 1er, 2eme, 3eme, 4eme, 5eme cru.
Sono vini che costano tantissimo (una bottiglia di Chateau Margaux 1er cru, per esempio costa circa mille euro, senza considerare annate vecchie).
E allora come orientarsi in questa zona per bere bene senza spendere una fortuna?
Ho guardato attentamente le piantine nell’atlante del vino, ho cercato i chateau più importanti nelle zone AOC (Margaux, Pauillac, Sant’Estephe, Fronsac, Pommerol, ecc….) e poi ho cercato i loro vicini di casa, i confinanti.
State collegati perché la mia scoperta di Bordeaux non finisce qui!
E quindi? Cosa bevo stasera?
Blason d’Issan 2018, second vin di Chateau d’Issan, classificato 3eme cru.
Vicino di casa (quasi!!) di Chateau Margaux nella omonima AOC Margaux della sottozona Medoc.
Il colore è un bellissimo rosso rubino, limpido. Nel bicchiere forma tanti archetti, segno di un tenore alcolico importante 14°.
Al naso esplode con frutta sciroppata, amarene sotto spirito, ha un profumo intenso, dolce e goloso. Poi esce l’anice stellato e la liquirizia.
In bocca è secco, caldo e abbastanza morbido. Il tannino è ancora vigoroso e mi aspetto che nel tempo possa solo migliorare.
Una bottiglia davvero molto molto buona, a circa 30 euro!
Ne bevi un bicchiere e poi…te ne versi un altro.
Vi auguro una Buona Pasqua! E mi raccomando, BEVETE BENE!